Interior Yacht Design
scritto a quattro mani con la professoressa Francesca Lanz
Andare per mare è stato per molto tempo una scelta obbligata e, in alcuni casi, anche
un’esperienza rischiosa, caratterizzata da disagi e privazioni, mentre oggi è una passione, un
hobby, una moda e solo per pochissimi un vero e proprio lavoro.
L’evoluzione dell’idea di viaggio da necessità a piacere ha comportato un cambiamento anche
nella struttura e nella progettazione delle imbarcazioni. Fino a pochi decenni fa progettare,
costruire e condurre un’imbarcazione era un’attività particolare fatta di tecniche tramandate
di generazione in generazione e sistemi avvolti da un certo mistero per chi abitava a terra.
Nel secondo dopoguerra, con l’introduzione di nuove tecnologie e il boom economico, i
cantieri passarono da un’impostazione artigianale a una industriale, sancendo la nascita della
nautica di massa e favorendo la progettazione e la diffusione di barche idonee alla crociera e,
soprattutto all’ospitalità e alla residenza. Non sono quindi più solamente le prestazioni
dell’imbarcazione a determinare modifiche e sviluppi nella progettazione, ma fattori quali
l’economia dello spazio, l’abitabilità interna e la piacevolezza degli ambienti di bordo.
Proprio di questi fattori si occupa il volume, uno strumento didattico e sintetico sulla
progettazione di interni dello yacht a motore, ma anche un testo per marinai professionisti e
della domenica, per i pionieri del diporto, i progettisti, i costruttori e “tutti quelli che prima o
poi sono caduti in mare in porto o in navigazione”.
Massimo Gregori Grgič
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